Mobilità studentesca internazionale

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Protocollo per la mobilità studentesca internazionale

La mobilità studentesca internazionale, cioè i periodi di studio all’estero, costituisce un arricchimento culturale della personalità dello studente per il suo significativo valore educativo e, tramite questo protocollo, il Liceo Artistico Mengaroni intende mettere a conoscenza le famiglie e gli studenti circa l’opportunità e le modalità di tali percorsi formativi.

 

Normativa

Si considera la seguente normativa vigente:

 

Nota prot. 843 Ministeriale 10 aprile 2013

Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale.

 

Nota della Direzione Generale Ordinamenti Scolastici prot. 2787 del 20 aprile 2011 – Ufficio Sesto

Oggetto: Titoli di studio conseguiti all’estero. TITOLO V – Soggiorni di studio all’estero.

 

Attività di alternanza scuola-lavoro: chiarimenti interpretativi

 

  • C.M. n. 181 del 17.7.1997 Oggetto: Mobilità studentesca internazionale.

 

Durata

I periodi di studio all’estero individuali possono realizzarsi sulla base di iniziative di singoli alunni. La famiglia e gli studenti possono valutare la possibilità di frequentare un periodo all’estero vagliando le proposte e le borse di studio di Enti, Organizzazioni e Agenzie, quali soggetti organizzatori, che a titolo meramente esemplificativo, vengono di seguito elencate:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’anno scolastico che può essere trascorso all’estero è, di norma, il quarto anno della scuola superiore, la durata del periodo di studio all’estero può variare da tre mesi fino ad un anno ed è da concludersi prima dell’inizio del nuovo anno scolastico per permettere la valutazione finale per la riammissione alla scuola di origine.

 

Modalità

Si stabiliscono i criteri generali per disciplinare in modo uniforme le procedure.

 

Il Dirigente Scolastico e il Consiglio di Classe si impegnano a:

  • alla fine dell’anno di corso precedente alla partenza, deliberare l’accordo all’esperienza di mobilità condividendo un’analisi dei punti di forza e di fragilità della preparazione studente;
  • ad inizio anno scolastico, elaborare un piano di apprendimento personalizzato, focalizzato sui contenuti fondamentali e sugli obiettivi minimi di competenza propedeutici alla classe successiva, come indicati nelle programmazioni annuali delle singole discipline, che riguarderà le discipline (o parti di esse) non comprese nel piano di studi seguito all’estero;
  • durante l’anno, supportare il lavoro che lo studente sta svolgendo rispetto alle materie presenti nel piano di apprendimento italiano e tramite il coordinatore o il docente referente informarsi sull’andamento degli studi delle materie frequentate.
  • a conclusione del percorso, esaminare tutta la documentazione rilasciata dall’istituto estero per valutare ai fini dello scrutinio per l’ammissione alla classe successiva, valorizzando il percorso globale di studio compiuto all’estero, considerando le valutazioni espresse dall’istituto estero sulle materie comuni ai due ordinamenti, debitamente convertite nel sistema valutativo italiano, e dell’eventuale accertamento sui contenuti essenziali per le materie non presenti nel curricolo estero (da effettuarsi entro l’inizio dell’anno successivo). Inoltre sulla base di tale valutazione verrà calcolata la fascia di livello per media conseguita e verrà attribuito il credito scolastico dovuto, mentre sulla base della documentazione presentata verrà validata e valutata anche l’alternanza scuola lavoro.

 

 

Lo studente, la famiglia e il soggetto organizzatore si impegnano a:

  • prima della partenza, fornire all’Istituto un’ampia informativa sulla scuola estera, sui relativi programmi e sulla durata della permanenza. Nota: lo studente si iscrive regolarmente alla classe successiva (quarta liceo); negli elenchi e in tutti gli atti ufficiali accanto al suo nome comparirà la dicitura “frequentante all’estero ai sensi della CM 181/97, comma 1”;
  • ad inizio anno scolastico, inviare alla scuola italiana, tramite la scuola estera, il piano di studi frequentato; si consiglia di scegliere materie il più possibile affini all’indirizzo italiano;
  • durante l’anno, informare periodicamente il Consiglio di Classe, tramite il coordinatore o il docente referente, sull’andamento degli studi delle materie frequentate e delle materie presenti nel piano di apprendimento italiano;
  • a conclusione del percorso, trasmettere alla scuola italiana, tutta la documentazione rilasciata dalla scuola estera utile al riconoscimento, la valutazione e la valorizzazione del percorso di apprendimento: curricolo frequentato, contenuti delle discipline seguite, giudizio di frequenza, valutazioni intermedie e finali comprensive della scala di valutazione;
  • a svolgere le ore di alternanza scuola-lavoro previste per l’anno frequentato, presentando la documentazione e valutazione inerente; in alternativa il programma scolastico all'estero può essere riconosciuto quale Alternanza Scuola Lavoro (di seguito A.S.L.) in base ai chiarimenti interpretativi sull'A.S.L. della nota MIUR del 18/03/2017.

 

Alternanza scuola lavoro per gli studenti che frequentano esperienze di studio o formazione all’estero

 

Se il rientro avviene dopo il mese di febbraio, il protocollo da seguire è lo stesso che per l’intero anno scolastico.

Se la permanenza all’estero si conclude entro la fine del primo quadrimestre, fermo restando quanto indicato nei punti precedenti che si applicano anche al caso dei brevi periodi, ai fini della valutazione intermedia, i Consigli di classe definiscono i voti per le materie comuni sulla base di quanto certificato dalla scuola straniera, mentre per le materie non presenti nel curricolo si procederà ad assegnare il voto sulla base della verifica dell’apprendimento dei contenuti essenziali concordati con lo studente. Al termine dell’attività didattica annuale, gli studenti verranno regolarmente ammessi alla valutazione finale.

Prima della partenza viene condiviso e firmato il patto di corresponsabilità (Vai alla modulistica).


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